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Esempi da prendere a modello

TilosCaseificio cooperativo Tilos

Perché è un esempio da prendere a modello?

Le autorità di Tilos hanno deciso di offrire ai rifugiati, oltre alla possibilità di lavorare nelle aziende locali, anche l’opportunità di diventare co-titolari di un caseificio locale.

Contatto

Associazione Meinier-Tilos

E-Mail: meinier-tilos@bluewin.ch

In cosa consiste?

Il sindaco afferma che questa idea si basa su tre fattori fondamentali. Innanzitutto, l’impegno degli abitanti di Tilos per garantire un’occupazione stabile e una vita dignitosa ai rifugiati, così da favorirne l’insediamento permanente. In secondo luogo, la necessità di stimolare l’economia locale e il ritorno alle attività tradizionali al fine di diversificare l’economia dal turismo. Il terzo fattore è rappresentato dall’abbondante presenza di capre nelle aree montagnose di Tilos, che garantiscono risorse sufficienti per assicurare il funzionamento di un caseificio.

Qual è il risultato?

Il caseificio ha iniziato la propria produzione nella primavera 2018. Funziona come una cooperativa che vede tra i potenziali soci persone del posto, migrati residenti da tempo e rifugiati recentemente arrivati. Come sottolinea M. Kamma Aliferi, "in questa azienda i rifugiati non sono solo dipendenti, ma anche co-titolari”. In questo senso, a Tilos l’accoglienza dei migranti va oltre l’umanitarismo, perché promuove una partecipazione più equa alla realtà economica dell’isola. "Questa è un’attività estremamente sostenibile e redditizia, dalle ottime prospettive a lungo termine, che potrà continuare a crescere con l’adesione di altri rifugiati”, ha affermato M. Kamma Aliferi.

Chi sono i fautori del progetto? Come è stato realizzato?

Sono state le autorità del comune dell’isola a proporre per prime l’idea del caseificio. Secondo M. Kamma Aliferi, "le autorità si impegnano a creare posti di lavoro per i rifugiati. Il piano è quello di aprire un caseificio l’anno prossimo utilizzando il latte delle capre della zona". Dei rappresentanti del comune svizzero di Meinier, in collaborazione con l’UNHCR, sono stati in visita a Tilos per riflettere su come promuovere l’insediamento dei rifugiati sull’isola, e sono rimasti colpiti dall’idea del caseificio. Il comune svizzero ha deciso di sostenere e di stanziare dei fondi per il progetto. I macchinari del caseificio sono stati messi a disposizione dall’azienda svizzera Belgomilk.

Cosa c'è di nuovo nel 2023?

A Tilos si è verificato un cambiamento di paradigmanel 2022. La ONG che aveva costruito e finanziato il centro per i rifugiati è stata sostituita dal governo centrale greco. Da allora, i richiedenti asilo e i rifugiati sono stati distribuiti in campi più grandi fuori Tilos. "A causa della situazione globale e dell'impatto sulla salute, sull'economia e sulla politica, l'isola di Tilos ha riconsiderato le sue priorità". In consultazione con il partner "Belgomilk" e le autorità dell'isola, è stato deciso di anticipare la consegna definitiva del caseificio dalla fine del 2023 al 2022. La creazione dell'impianto di produzione di formaggio e latticini è stata sostenuta nella sua preparazione dall'Associazione Meinier-Tilos, e la responsabilità del suo buon funzionamento è stata successivamente affidata agli attori locali di Tilos.

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