Riguardo la città

Bologna

Città pioniera delle politiche inclusive.

Punti chiave

  • 1

    L’amministrazione comunale di Bologna vanta, a partire già dalla metà degli anni Novanta, una lunga esperienza nell’elaborazione di politiche migratorie solidali. È in questa esperienza che affonda saldamente le proprie radici il concetto odierno di “città solidale”.

  • 2

    Le organizzazioni cittadine costituiscono un’importante e vivace componente della vita sociale bolognese. Esse hanno aiutato il settore pubblico ad amplificare l’impatto di numerosi progetti innovativi.

  • 3

    I centri sociali autogestiti e autonomi di Bologna, dotati di un orientamento politico di sinistra, offrono servizi essenziali ai rifugiati mediante iniziative collettive di volontariato.

Cosa rende unica la città?

Una lunga tradizione di politiche pro-migrazione: La città vanta, sin dagli anni Ottanta, una lunga tradizione di governi di sinistra e programmi pro-migrazione. Oggi vari importanti progetti prevedono la cooperazione con i comuni vicini, in particolare rispetto a questioni sanitarie: segnaliamo la clinica medica a conduzione civica nel centro città e il primo centro di accoglienza LGBTIQ.

Bologna è sempre stata una città progressista e intende continuare ad esserlo. [...] Per il futuro miriamo a vivere in solidarietà e ci impegniamo a lavorare assieme.

Virginio Merola, sindaco di Bologna (2011-2021)

Su cosa si concentrano le politiche migratorie locali?

L’allineamento dei servizi sociali: Uno degli approcci politici più innovativi di Bologna ha previsto il raggruppamento di vari servizi sociali (accesso ad alloggi, salute e supporto sociale) all’interno di un’unica agenzia municipale. In questo modo è stato possibile aumentare l’efficacia dei servizi offerti, in particolare quelli a beneficio di persone anziane e vulnerabili.

Quali sono i fattori chiave?

La città e la società civile lavorano insieme: La collaborazione fra impresa pubblica e privata e una società civile attiva costituiscono le caratteristiche attuali della governance di questa città. Tale collaborazione è stata essenziale ai fini dell’attuazione di politiche inclusive e innovative, specialmente in materia di sanità e servizi sociali e all’interno del sistema di accoglienza dell’area metropolitana di Bologna.

Quali sono le attività politiche e di advocacy al di là dei confini cittadini?

Una collaborazione intermunicipale ad hoc con i comuni prossimi a Bologna aiuta a condividere competenze e conoscenze in numerosi campi, incluso quello dell’inclusione dei migranti. Sulla scena nazionale, poi, il municipio ha assunto una posizione politica più risoluta quando si è opposta al decreto sicurezza anti-migrazione varato dall’ex ministro dell’interno Salvini nel 2018. A livello internazionale la città ha guadagnato visibilità, fra il 2016 e il 2018, grazie al progetto “Welcoming Bologna”, dedicato al capacity building nei settori pubblico e privato al fine di “creare città accoglienti per i nuovi cittadini”.

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Il rapporto contiene maggiori informazioni sulle politiche di migrazione e inclusione della città e una selezione di approcci locali. Rapporto del 2021, aggiornato nel 2023.

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